venerdì 13 marzo 2015

I TEMI EXPO NEI PECORSI DIDATTICI BORGOLUCE, A MISURA DI RAGAZZO

La fattoria didattica Borgoluce propone esperienze pratiche per vivere in campagna i contenuti di EXPO.

Borgoluce è un’ azienda agricola situata a Susegana, in provincia di Treviso, con molte  attività agricole e filiere  zootecniche. Nei  1200 ettari di proprietà, tra pianura e collina, Borgoluce produce mais da polenta, miele, olio extravergine di oliva, salumi, mozzarella di latte di bufala, Prosecco Superiore e accoglie i turisti  in due case per vacanze con piscina naturale, i clienti all’Osteria  e allo spaccio aziendale e gli studenti  nella fattoria didattica.
Ogni anno oltre 3000 ragazzi delle scuole di tutto il Veneto trascorrono in azienda una giornata per approfondire concetti come innovazione, sostenibilità, biodiversità attraverso i percorsi ed i laboratori proposti da Borgoluce Didattica.
Oggi Borgoluce ha accolto e fatto proprio il Progetto Scuola di Expo2015, promosso dal MIUR, che si propone di coinvolgere gli Istituti Scolastici di tutta Italia per sensibilizzare le nuove generazioni sulle tematiche legate alla produzione e al consumo del cibo: il cibo come valore identitario caratterizzante i popoli e i territori;  il connubio tra artigianalità e innovazione; la qualità conferita dalle filiere corte e tracciabili; la sostenibilità delle produzioni;  l'utilizzo responsabile delle risorse naturali.
Nella Fattoria Didattica Borgoluce gli studenti, di ogni ordine e grado, trovano gli strumenti che completano il programma scolastico, per comprendere queste tematiche.
Quattro sono i nuovi percorsi didattici declinati in base all'età.

Dalla spiga al pane
Durante il laboratorio i ragazzi osservano l’intero ciclo della produzione del pane, partendo dal frumento: germogli, chicchi, farina, attrezzi agricoli (falce, macina, setaccio, buratto) e attrezzi da cucina aiutano a ca-pire e a memorizzare. Infine si lavorano gli ingredienti per la preparazione delle pagnotte, si infornano e si gustano.

Le erbe spontanee, fonte di nutrimento e simbolo di biodiversità
Prima dell'avvento dell'agricoltura e dell'allevamento gli uomini si cibavano di erbe spontanee e animali selvatici, oggi, che le coltivazioni costituiscono la fonte primaria dell'alimentazione, le erbe spontanee re-stano in uso solo nella cucina della tradizione contadina, ma crescono ancora negli spazi non coltivati e costituiscono un esempio di biodiversità.
Dalla casa contadina i bambini partono alla scoperta del paesaggio agricolo e imparano a distinguere gli elementi creati dall'uomo da quelli naturali, e a comprendere l'importanza della biodiversità. Tra campi coltivati, pascoli e bosco, imparano a riconoscere le erbe spontanee e i loro usi in cucina. I ragazzi raccolgono le erbe e tornano a casa con una ricetta da realizzare con i genitori.

La bufala che risorsa: dalla mozzarella all'energia
Bambini e ragazzi imparano a riconoscere le differenze tra il latte vaccino e quello bufalino, e scoprono le caratteristiche della mozzarella di bufala. Seguono poi l'intero ciclo produttivo attraverso la stalla e il caseificio per capire cos'è una filiera e perché deve essere corta per garantire qualità e sostenibilità del prodotto. Infine, con la visita al biodigestore comprendono come nel ciclo produttivo tutto sia importante, perfino il letame, da cui si produce energia per scaldare la stalla e concime organico per i campi.
Laboratori e attività che aiutano la comprensione del ciclo produttivo sono: il puzzle della sostenibilità, l'arte del casaro, la chimica del formaggio.
La rivoluzione della polenta: il mais dall'America alle campagne venete
Nel resto d'Italia i veneti sono spesso definiti "polentoni". Raccontiamo ai giovani visitatori come il mais proveniente dall'America latina è diventato prodotto tipico della tradizione agricola e culinaria del Veneto; spieghiamo l'importanza del recupero di una varietà come il Biancoperla, per tutelare la biodiversità agricola e la cultura di un luogo. Dai sottoprodotti della lavorazione del mais, l'azienda agricola Borgoluce produce energia pulita: è il punto di partenza per comprendere come le attività si integrino tra loro per utilizzare responsabilmente le risorse ed evitare sprechi.
Laboratori e attività di comprensione sono: la pannocchia riciclata, dal mais al biogas in formule chimiche.

Le attività si volgono in due luoghi: Casa Forcolera, un caratteristico edificio rurale immerso nella natura, in collina, tra vigneti, uliveti e alberi da frutto, con una splendida vista sul castello di San Salvatore e Mandre, un centro agricolo, in pianura, che sorge tra i campi e in cui ci sono la stalla con 350 bufale, il ca-seificio, l'essiccatoio, il biodigestore, l'antico mulino, il Museo dei Mestieri e della Civiltà Contadina.

Per prenotazioni ed informazioni: didattica@borgoluce.it oppure tel. 0438 435287;
www.borgoluce.it/didattica/

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