mercoledì 22 gennaio 2014

"APRIAMO LA BOCCA PER DIRE COSE INTELLIGENTI" LA CAMPAGNA CREATIVA ANTIRAZZISMO DI ASTORIA CON LILIAN THURAM


Una società contro il razzismo, a cominciare dal mondo dello sport: una serata importante quella che si è tenuta a Treviso per la presentazione del libro “Le mie stelle nere” di Lilian Thuram. L’ex calciatore di Parma e Juventus, bandiera della Francia Campione del Mondo nel ‘98,  è oggi Ambasciatore Unicef e si impegna attivamente a favore dell’integrazione. Thuram ha raccontato a una platea composta da tanti bambini delle società sportive trevigiane la sua esperienza sul campo, l’importanza dello sport come strumento di integrazione e il modo migliore per affrontare situazioni difficili “se in campo vi insultano per il colore della pelle non dovete reagire, dovete convincervi che sono loro che hanno un problema, non voi”.

L’incontro con Thuram è stata l’occasione per raccontare le esperienze di integrazione della provincia trevigiana, che oltre a qualche episodio negativo conta anche tante storie positive. E’ il caso di Astoria, chiamata con Filippo Polegato a raccontare il suo impegno nel sociale che prosegue da oltre 20 anni e che la vede oggi protagonista di una campagna sui principali quotidiani italiani proprio contro il razzismo. L’immagine scelta mostra diverse bocche colorate, di persone di razze diverse, pronte a parlare. Il claim: «Apriamo la bocca per dire cose intelligenti. Stop al razzismo».

“L’idea della campagna  - ha raccontato Filippo Polegato alla platea - è nata a seguito di ripetuti episodi di intolleranza esplosi in modo particolare sui social network. Polemiche indegne di un paese civile, contro cui abbiamo voluto schierarci apertamente. Le aziende hanno una responsabilità sociale nell’aiutare il territorio a riflettere e prendere consapevolezza su questi temi. Lo sport in questo senso ci può aiutare perché è un grande strumento di integrazione.”

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